Colui che è coraggioso è libero. (Seneca)
Ho sempre pensato che l’uomo, prima o poi, arrivasse a capire che il segreto di una vita ben vissuta stia nel saper vivere con coraggio e libertà, inseguendo i propri sogni e progetti. Ho sempre pensato che la vita è talmente bella che non possiamo perderla vivendo esperienze negative e distratte. Ho sempre creduto nel dialogo e nella convivenza reciproca. Tralasciando ogni pensiero religioso, spirituale, dottrinale e specifico, ho sempre creduto nella libertà come mezzo necessario e basilare per una realizzazione vera e felice.
Siamo in estate. Ognuno preso da tantissime cose forse ancora di più che durante l’anno. Periodo di stress, caldo, vacanze, programmazioni, desideri di staccare tutte le spine possibili ed immaginarie. Nonostante questo, siamo e viviamo nel mondo. Facciamo parte di questo fantastico globo sempre di più martoriato e colpito nella sua essenza, nella sua libertà e nel suo coraggio. A cosa stiamo assistendo in queste ultime settimane e in questi ultimi mesi? Di parole e di pensieri se ne dicono a migliaia ogni giorno. L’unico interrogativo che mi pongo è sempre e solo quello: Perché? Porsi questa domanda è sacrosanto ogni qual volta vogliamo intraprendere un percorso con noi stessi e con i nostri pensieri. Perché la violenza? Perché il male? Perché la privazione della libertà e del coraggio? Dove ci vogliono (ammesso che qualcuno voglia farlo) portare? Ebbene, le risposte a tali domande possiamo trovarle in due modi: o continuando a leggere ogni giorno centinaia di quotidiani e siti che rischiano di mandarci seriamente in confusione, oppure semplicemente provando a ragionarci sopra, tra noi e noi, in modo molto essenziale.
Ognuno intraprenda questo cammino a suo modo e con i propri tempi. Non esiste miglior risposta che quella trovata dentro noi stessi. Lasciate però che vi dica una cosa: io non credo e non voglio minimamente pensare al fatto che qualcuno possa toglierci la libertà e il coraggio, perché sarebbe come uccidere una vita ancora prima che questa nasca. Non voglio pensare che qualcuno stia progettando proprio questo percorrendo la fantomatica “via del terrore e della paura”. Lasciamo stare tutto quello che viene detto, pensato, elaborato, scritto, riprodotto. Non è argomento di questa sede. Pensiamo piuttosto a qualcosa di molto più importante: alla necessità di ritornare ad avere coraggio e ad essere liberi.
Perché il coraggio? Perché la libertà? Perché ciascuno di noi è nato per essere libero, ciascuno di noi esiste per realizzarsi in modo diverso attraverso il coraggio. Libertà e coraggio sono le basi della nostra essenza più ultima e diretta, del nostro modo di essere uomini e individui pensanti che vivono davvero. Padre Jacques Hamel, umile prete francese ucciso in modo “impietoso e vigliacco”, è solo l’ultimo esempio lampante di una fitta schiera di uomini e donne che, a differenza di coloro che hanno scelto di vivere superficialmente, hanno vissuto la loro vita con senso. Sì, con SENSO!. Hanno capito che per vivere da veri Uomini l’unica cosa necessaria da fare era quella di coltivare un cuore buono, pulito da ogni macchia di fanatismo e odio. Verrebbe da dire “persone normali”, veri capolavori, testimoni credibili e persone semplici.
Basta col fare lunghi discorsi, non voglio essere ripetitivo, non voglio dettare leggi né tantomeno individuare una ipotetica soluzione. Voglio solo dire la mia, in modo molto essenziale. Uomo, armati di coraggio e torna ad essere libero!. Solo la libertà ci renderà davvero grandi, solo il coraggio saprà aiutarci a guardare in faccia anche coloro che hanno scelto di rovinare questo bellissimo cammino che si chiama vita. E se anche tutto dovesse cadere nella morte, la libertà e il coraggio saranno i premi che ci faranno vivere per sempre.
“Noi ci moltiplichiamo tutte le volte che siamo falciati da voi: il sangue dei cristiani è seme” (Tertulliano).