L’incidenza dei tumori della bocca è in aumento, purtroppo, e si tratta di uno dei pochi casi in cui non si riesce ad abbattere la mortalità. Ciò avviene per lo più per la diagnosi tardiva.
Qualche numero
Circa il 5% degli italiani viene colpito da questo male ogni anno, con quasi 43.000 nuovi casi. E’ un problema che interessa sempre più i giovani (fino al 40%), sebbene l’età media di diagnosi sia di 64 anni. I morti sono quasi 8.000 per via della diagnosi in stadio avanzato, legata parzialmente al ridotto ricorso ai dentisti, per via dei costi eccessivi (nell’85% dei casi).
Le zone più colpite sono le aree alpine e il Nord Est, dove il consumo di alcol e tabacco è più spiccato.
La sopravvivenza a 5 anni rimane ancora bassa
I fattori di rischio
I fattori di rischio, per l’80%, sono rappresentati da alcol e fumo. Il fumo di pipa in particolar modo.
Il restante 20% è rappresentato da
- scarsa igiene orale,
- dieta povera di frutta e verdura, ovvero povera di vitamine con proprietà antiossidanti come la vitamina A, C ed E. In questo modo la possibilità di ridurre radicali liberi potenzialmente dannosi si riduce. Anche ferro, vitamina B12 ed acido folico rivestono un ruolo importante.
- infezione da papilloma virus (HPV), trasmissibile sessualmente. In particolare il ceppo HPV 16 è uno di quelli maggiormente associati a tumori della bocca e del collo
- fattori traumatici a livello della mucosa orale, come possono essere protesi instabili, microtraumatismi dentari (denti rotti, scheggiati o con margini taglienti). Si viene a creare così un’irritazione cronica che può sfociare in altro
Altri campanelli d’allarme
La presenza di tumore potrebbe essere segnalata anche da alcuni altri sintomi: dolore o bruciore di natura conosciuta persistente alle labbra/bocca/gola, sanguinamento o intorpidimento all’interno della bocca, mal di gola che non sparisce o sensazione di corso estraneo in gola, difficoltà o dolore durante la masticazione o la deglutizione, modificazione della voce, dolore alle orecchie, difficoltà crescente a masticare, ferite o placche rosse o bianco-rossastre che faticano a rimarginarsi.
Esistono infatti delle condizioni precancerose, come la leucoplachia, che appaiono come placchette bianche non dolenti spesso in prossimità di punti di appoggio di protesi o di denti cariati, che rappresentano un indizio importante e richiedono intervento.
Autodiagnosi
L’aumento della tendenza dei tumori alla bocca (evento che si scontra con la progressiva diminuzione degli altri tumori), ha portato alla nascita del progetto MoMax (Medicina Orale e Maxillo Facciale), una vera e propria “task force” del Policlinico Umberto I della Sapienza di Roma, che si pone il proposito di intercettare le lesioni maligne precocemente.
Ecco le indicazioni degli esperti per fare autodiagnosi (prese dal numero 8/9 di Prevenzione Tumori 2016):
- bisogna tirare fuori il più possibile la lingua e controllare la presenza di macchie biancastre o rosse lateralmente o posteriormente con l’aiuto di una garza. Tastare la lingua per verificare la presenza di noduli o grumi. Nei non fumatori la lingua è la regione più colpita.
- bisogna tastare con cura anche guance e labbra, sempre per verificare la presenza di noduli, macchie bianche o rosse
- anche il pavimento della bocca va osservato: servendosi di due dita contemporaneamente, una dal basso e l’altra dall’altro, bisogna indagare la possibile presenza di noduli o grumi
- stessa ricerca va compiuta per il palato
- infine la palpazione della regione di collo e gola può aiutare a sentire linfonodi ingrossati (spia anche solo di possibile infezione in corso, ma a volte di qualcosa di più serio)
Nei fatti qualsiasi lesione che non mostri miglioramento o completa guarigione dopo due settimane dalla rimozione dei possibili fattori eziologici è da indagare e da sottoporre a biopsia per esame istologico. Bisogna prestare attenzione, quindi, a lesioni della mucosa di natura persistenze, con consistenza duro lignea e ricoperte da mucosa ulcerata o atrofica
I tumori della bocca
La presentazione del tumore, solitamente, è quella di un’alterazione del colore della mucosa, che normalmente dovrebbe essere rosea e morbida. L’aspetto cromatico rimane quindi la prima cosa da vedere.
Le zone più colpite sono la lingua (che da sola rappresenta la sede del 30% dei tumori della bocca) e il pavimento della bocca sotto la lingua. Anche il labbro viene coinvolto maggiormente in uomini di carnagione chiara che trascorrono molte ore all’aperto, e pertanto esposti alla luce solare. Ma un fattore che incide notevolmente è l’uso della pipa: aumenta il rischio di 3-4 volte!
La forma più diffusa è il carcinoma spino cellulare (o epidermoidale o a cellule squamose).
Consigli
Per ridurre al minimo il rischio di tumore della bocca è necessario avere delle buoni abitudini. Eliminare il fumo, in particolar modo quello di pipa, e limitare al minimo l’alcol (La tentazione dell’alcol: 10 buoni motivi per dire di no) Prima di tutto è bene avere una buona igiene orale, pulendosi con regolarità i denti, cambiando lo spazzolino, facendo risciacqui e gargarismi, facendo controlli regolari dal dentista.
Poi va curata l’alimentazione. Il consumo quotidiano di frutta e verdura è un’arma indispensabile! Si può anche leggere: Prevenzione tumori: i dieci consigli degli esperti.
Infine si possono eseguire periodicamente i controlli per l’autodiagnosi.
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